“Lo psichiatra mi disse che avevo la depressione e che avrei dovuto assumere il prima possibile psicofarmaci”
“Lo psicologo ha detto per curare la mia depressione dovevo fare un elenco delle attività che mi piacevano e farne almeno tre a settimana”
Queste sono alcune testimonianze di pazienti che davanti al loro malessere si sono sentiti rispondere con SOLUZIONI come un farmaco o un’artificiale lista di cose da fare.
Il ricorso a farmaci ritengo vada limitato ad una casistica ristretta di persone, e ritengo inutile se non addirittura dannoso PRESCRIVERE ad una persona depressa un elenco di cose da fare, quasi come dovesse andare al supermercato con la lista della spesa.
Se una persona è depressa è evidente che le attività che un tempo procuravano piacere ora non glielo procurano più e non ha bisogno di qualcuno che a pagamento gli dica di SFORZARSI a farle. Tutto ciò che implica uno sforzo è innaturale , anche producesse risultati, sarebbero di dubbia durata.
Ma quali sono i sintomi della depressione?
Occorre fare una doverosa distinzione tra depressione e un calo dell’umore, o gergalmente “essere giù di corda”.
Per far qualcosa di buono, si deve essere giù di corda per un lungo periodo. Il che può prendere la forma della depressione o semplicemente del fatto che nulla succeda.
(Marie Louise von Franz)
Essere giù di corda, sentirsi tristi o con poche energie sono stati che la maggior parte delle persone ha provato. Possono essere scatenati da un evento negativo, una separazione, un lutto, una giornata particolarmente intensa, un litigio, insomma da qualsiasi evento che provochi un cambio nel proprio equilibrio, che quindi destabilizzi. Dopo qualche giorno o settimana però le cose iniziano a tornare come prima e la persona riprende le attività come nel periodo antecedente l’evento.
Talvolta però le cose vanno diversamente…
La persona non riesce a riprendersi, non riesce a tornare a fare le cose che faceva prima, non riesce a provare piacere in quello che fa: dietro quello che inizialmente poteva essere una calo dell’umore o una tristezza transitoria si è insediato qualcosa di più profondo che lentamente inizia a pervadere tutte le aree della vita.
Il fattore TEMPO è quindi fondamentale per un corretto inquadramento dello stato depressivo: i sintomi che seguono sono presenti tutti i giorni per quasi tutto il giorno per almeno 15 giorni (classificazione del DSM 5 – Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali).
Almeno uno tra:
- Umore depresso (senso di vuoto, tristezza, disperazione, pianto).
- Marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte o quasi tutte le attività che prima lo provocavano. Spesso presenti anedonia (stanchezza, affaticamento, mancanza di energie) e demotivazione.
Almeno tre dei seguenti criteri:
- Aumento o una diminuzione significative dell’appetito e quindi del peso corporeo senza essere a dieta.
- Insonnia o ipersonnia quasi tutti i giorni.
- Rallentamento o agitazione psicomotori.
- Disturbi del sonno (dorme di più o di meno o si sveglia spesso durante la notte o non riesce ad addormentarsi o si sveglia precocemente).
- Faticabilità o mancanza di energia.
- Ridotta capacità di pensare o di concentrarsi, mantenere l’attenzione e prendere decisioni.
- Pensieri ricorrenti di morte o di suicidio, che possono andare da un vago senso di morte e desiderio di morire fino all’intenzione di farla finita con una vera e propria pianificazione e tentativi di suicidio.
Ora che sai nel dettaglio le caratteristiche per una diagnosi di depressione, credo ti sorgerà spontanea questa domanda:
Perché è arrivata proprio a me?
Jung diceva che “La depressione è una signora vestita di nero che bisogna far sedere alla propria tavola ed ascoltare”.
Io aggiungo che…
La depressione non va curata, va accolta.
La depressione non va nascosta fingendo di stare bene, va vissuta.
La “depressione” non è una malattia, ma il sintomo di un disagio.
La depressione al pari di qualsiasi altro SINTOMO ha un significato: la psiche, come il corpo sono dotati di intelligenza ed attraverso tali manifestazioni comunicano che qualcosa non sta andando come dovrebbe.
Per “curare” la depressione è necessario accoglierla ed ascoltarla perché ha qualcosa da dirti.
E se fosse la cosa migliore che potesse succederti? Attraverso la tua depressione hai la possibilità di “toccare” di “sentire” il tuo mondo interno come mai prima d’ora. Come vivevi prima che arrivasse? Andava davvero tutto bene? No, io credo di no.
Fermati, ascoltati. Viviti e da essa rinasci.