La psicoterapia è un percorso attraverso cui l’individuo impara a conoscere parti di sé, elaborare il passato e superare delle sofferenze psicologiche.

Spesso le persone mi dicono “il passato è passato”: dipende!

Il passato elaborato diventa un insegnamento, ma il passato non visto, non riconosciuto e non elaborato diventa il proprio presente e futuro. Come scrive la psicoanalista Alce Miller “Non possiamo cambiare neppure una virgola del nostro passato, né cancellare i danni che ci furono inflitti nell’infanzia. Possiamo però cambiare noi stessi, «riparare i guasti», riacquisire la nostra integrità perduta. Possiamo far questo nel momento in cui decidiamo di osservare più da vicino le conoscenze che riguardano gli eventi passati e che sono memorizzate nel nostro corpo, per accostarle alla nostra coscienza. Si tratta indubbiamente di una strada impervia, ma in molti casi ci offre la possibilità di abbandonare infine la prigione invisibile – e tuttavia così crudele – dell’infanzia e di trasformarci, da vittime inconsapevoli del passato, in individui responsabili che conoscono la propria storia e hanno imparato a convivere con essa.”

Il mio metodo operativo consiste nel fare quattro primi incontri iniziali di conoscenza, al termine del quarto colloquio lascio un riscontro su quanto emerso e le eventuali strade da intraprendere. Talvolta, infatti, il problema può risolversi durante questi incontri o, al contrario, richiedere l’avvio di una psicoterapia orientata ad approfondire e trasformare quanto emerso.

Ogni incontro ha la durata di 45 minuti e cadenza di una volta a settimana, o due in specifiche circostanze.